95 MQ * Anno 2019
Residenza privata in Torino
Una strana e intrigante magia quella che si crea all’interno di questa dimora che sorge all’interno di un palazzo di fine ‘800 a Torino.
Due sono gli elementi sostanziali e dal forte carattere che definiscono questa casa, il primo è la luce ed il secondo il rumore sibilante e continuo del fiume che scorre.
Da qui si è partiti con l’idea di un progetto che prevedesse sostanzialmente un restyling, ridando vitalità, brio e freschezza ad una casa che da tempo era rimasta chiusa e abbandonata.
La scelta di non cambiare la destinazione d’uso degli ambienti, era assolutamente in linea con le necessità dei clienti, che hanno da subito inteso la bellezza del fascino d’altri tempi e il voler rispettare la natura degli stessi.
Il bianco caldo dato a pareti e volte, era necessario per ridare freschezza e amplificare maggiormente la percezione della luce.
I pavimenti in rovere posati a spina di pesce, sono stati recuperati tramite levigatura e trattati superficialmente con vernice ad acqua.
Anche le piastrelle in graniglia della zona d’ingresso e cucina, si sono volute recuperare attraverso una perfetta opera di lucidatura.
Pe il pavimento del bagno, modificato e ampliato rispetto all’impianto originario, si è pensato ad un pavimento in doghe lunghe di teak trattate superficialmente. Mentre per le pareti una fascia di piastrelle in marmo carrara sino a 120 cm di altezza, va a delinea la zona dei sanitari e del lavabo. Lo stesso rivestimento poi sale nella doccia. Per le pareti si è voluto giocare con il colore, uno smalto satinato blu ottanio riscalda l’ambiente.
Per la zona dell’ingresso e del corridoio che distribuisce i vari ambienti della casa, al bianco caldo si imprime un nastro decorativo blu notte, che poi viene richiamato sulla parete retrocucina.
Anche gli arredi fanno il verso ai toni del blu, mentre le lampade sono tutte in stile retrò.
Il risultato finale va a rimarcare la bellezza di una dimora d’altri tempi ma con cenni contemporanei, che tendono a rinfrescare e ringiovanire l’anima dello spazio.


















